Mi chiamo Paolo, ho 26 anni. Sono nato il 24 gennaio 1991 a Milano. Abito a San Vito, un frazione del Comune di Gaggiano (MI). Sono cresciuto in una famiglia cattolica praticante. Di conseguenza ho ricevuto il battesimo da neonato, seguito il catechismo, fatto la prima comunione a 10 anni e la cresima a 13. Andavo a messa tutte le domeniche e durante le festività solenni. Tutto questo fino alla primavera del 2013, quando ho iniziato a frequentare la Chiesa Evangelica A.D.I. di Cesano Boscone.
Desidero innanzitutto ringraziare il Signore Gesù per essersi fatto conoscere nella mia vita mediante la sua meravigliosa Parola, la Bibbia, che ho ordinato via posta dalla libreria CLC Italy di Torino mediante un blog, “Voce che grida”, trovato per caso sul web. Ho comprato questo libro dopo alcuni mesi di domande e ricerche inerenti le differenze tra le dottrine del Cattolicesimo e la Bibbia. Ma andiamo con ordine.
Nel 2010 mi iscrissi al corso di laurea triennale in Scienze dei Beni Culturali all’Università Cattolica di Milano. Uno dei primi esami che ho sostenuto è stato quello di Storia Medievale. Per prepararmi a questa prova ho studiato tutto un manuale e ho letto un libro a scelta fra alcuni indicati dalla docente. La mia scelta cadde su “La Donazione di Costantino” di Giovanni Maria Vian. Il libro tratta la storia di un documento che la Chiesa Cattolica scrisse nell’ottavo secolo per giustificare il suo potere politico, ma si tratta di un falso, forse il più grande nella
storia dell’Europa occidentale. Qui sorsero le mie prime titubanze, perché Gesù ha
detto chiaramente: “I re delle nazioni le signoreggiano, e quelli che le sottomettono al loro dominio sono chiamati benefattori. Ma per voi non deve essere così; anzi, il più grande tra di voi sia come il più piccolo, e chi governa come colui che serve” (Luca 22:25-26).
Sempre nel primo anno universitario ho iniziato un corso di teologia, obbligatorio per
ogni studente che frequenta l’Università Cattolica. Per questo esame ho dovuto
studiare un mattone di libro scritto da Luigi Giussani che affronta tematiche riguardanti Dio, la morale, l’etica e la filosofia riportando affermazioni di “Padri della Chiesa”, filosofi e poeti. Leggendo questo compenso mi accorsi che i brani della Bibbia erano citati molto poco, come se non avessero tanto peso. Però non andai oltre.
Per un po’ di tempo archiviai queste questioni, anche se sentivo un vuoto nel mio
cuore. Non mi mancava assolutamente niente da un punto di vista materiale ed
economico. Le relazioni erano sicuramente il mio punto debole a causa della mia difficoltà a parlare, soprattutto in momenti di forte tensione emotiva. Non avevo una compagnia di amici, né una ragazza. Ho iniziato a balbettare a 6 anni, poi migliorai leggermente durante il periodo delle scuole elementari e medie. Al liceo il problema si ripresentò, specialmente durante le interrogazioni. Lo stesso capitava all’Università nel momento degli esami.
Dopo un po’ iniziarono ad emergere altre domande inerenti la religione in cui credevo. Per esempio non capivo il motivo per il quale al Magistero della Chiesa spettava il diritto di fare santo o santa una persona. Sarà Dio a deciderlo, pensavo.
Ora so che la Scrittura distingue il “Santo”, cioè Cristo Gesù, dai “santi”, ovvero tutti
coloro che hanno creduto in Lui, quindi sono stati santificati mediante il Suo sangue,
non per i loro meriti; ne consegue che questi sono chiamati ad assumere un
comportamento conforme alla Sua volontà. Mi chiedevo poi perché dovevo pregare
Maria o altre persone al di fuori di Gesù, se i Vangeli raccontano che solo quest’ultimo operava miracoli di guarigione e si è sacrificato sulla croce per me. In Matteo 11:28 sta scritto: “Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo”; mentre l’apostolo Paolo scrive così nella prima lettera a Timoteo:
“Infatti c’è un solo Dio e anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù
uomo” (1 Timoteo 2:5). Ma soprattutto, la grande domanda era: “Ma Gesù voleva veramente una religione come la intende la maggior parte degli uomini?”. In fondo esistevano già tante religioni al Suo tempo.
Iniziai così negli ultimi mesi del 2012 ad informarmi sulla storia delle dottrine del Cattolicesimo, quelle che conoscevo bene. Mediante queste ricerche conobbi la denominazione evangelica. Navigando su tanti siti e ascoltando alcune video- testimonianze, mi accorsi che molte affermazioni che io pensavo fossero bibliche, in verità non lo sono affatto; anzi in molti casi la contraddicono e a dimostrarlo venivano riportati dei passaggi scritturali molto chiari. Capii sempre di più che credevo sì in Gesù, ma non avevo fatto mio il suo sacrificio; quindi non l’avevo veramente accettato come Signore e Salvatore della mia vita. In effetti io pensavo a
Dio soltanto la domenica in chiesa, poi lo ignoravo per il resto della settimana.
Iniziai così a pregare nella mia stanza con parole mie, una cosa che non avevo mai
fatto in fino a quel momento. Inoltre acquistai una Bibbia mediante il blog che ho
precedentemente menzionato e cominciai a leggere il Nuovo Testamento fino alla fine.
Approfittai una domenica di febbraio del 2013 per andare ad assistere ad un culto nella Chiesa Evangelica di Cesano Boscone, che ho scoperto sempre attraverso Internet. Fu un impatto forte per me, perché era la prima volta che sentivo gente lodare e pregare il Signore ad alta voce e per di più in altre lingue. Nonostante ciò, mi accorsi dai volti delle persone e da alcune testimonianze un attaccamento per la Parola di Dio. Mi trovavo di fronte a dei credenti che vivono la loro fede ogni giorno, in ogni attività.
Ero ormai certo di trovarmi davanti ad una scelta che avrebbe cambiato la mia vita.
Dopo molti combattimenti in preghiera riferì ai miei genitori di questa volontà a cambiare chiesa. Non è stato facile. Avevo 22 anni.
Il 21 maggio 2017 fui battezzato in acqua per immersione secondo l’ordinamento impartito da Gesù ai suoi discepoli (Matteo 28:19, 20) .
Vorrei sottolineare una cosa. Né una chiesa, né una denominazione riempie il cuore, ma solo Cristo Gesù il Signore. Infatti “in nessun altro è la salvezza; perché non vi è sotto il cielo nessun altro nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvati” (Atti 4:12).
Dio vi benedica grandemente!
Paolo