_Pasquale Puopolo_ la (1)

Chi ascolti?

 

“Se viviamo dello Spirito, camminiamo altresì guidati dallo Spirito.”

 

Questa piccola riflessione nasce da un evento vissuto:

Ogni mattina prendo la metropolitana di Milano per poter giungere al mio posto di lavoro e nel pomeriggio effettuo lo stesso percorso al contrario per tornare a casa. Per chi non conosce la linea rossa della metro, partendo da Sesto S.G., prima del termine questa si biforca: un treno va verso Rho Fiera, un altro verso Bisceglie. Io attendo quello per giungere a Bisceglie.

Proprio nel rientro, mi sono messa seduta nell’attesa che arrivasse il mio treno. Dopo qualche minuto, ecco l’avviso dato dalla voce di servizio che dichiarava l’arrivo di un treno diretto a Bisceglie.

Arrivò, ma la cosa insolita fu nel leggere che sul treno c’era scritto “Rho Fiera”.

C’era una scelta da fare: ascoltare la voce di servizio ignorando il fatto che il treno era nominato diversamente? O ipotizzare vi sia stato un errore nella comunicazione quindi, aspettare il prossimo treno con la giusta scritta?

Decisi di salire dando fiducia alla voce ascoltata, anche se concretamente il treno era nominato diversamente. Come me sul treno c’era gente che doveva andare in una direzione e gente nell’altra, che discuteva sull’incertezza.

Le fermate andavano avanti, tutti attendavamo la fermata successiva alla biforcazione per comprendere il verdetto finale. Passata l’ultima fermata in comune, sul monitor appare la risposta, la fermata confermava che il treno era per Rho, la direzione opposta alla mia; tutte le persone che come me avevano sbagliato si alzarono per prepararsi a scendere. Oramai nessuno più poneva attenzione alla voce che insisteva nel dichiarare ancora Bisceglie come meta.

Ma ad annullare ciò che ormai era percepito come certo, fu la verità del luogo raggiunto. Il treno dichiarava la fermata del treno Rho, ma appena si aprirono le porte della fermata, eccoci alla stazione di Wagner, tappa sulla linea per Bisceglie. Un cambio repentino, le persone che si erano sedute si dovettero alzare e scendere di corsa, mentre le persone che avevano accettato lo sbaglio compresero di aver scelto la strada giusta per giungere alla propria meta.

Come credenti, siamo abituati a basarci su ciò che vediamo, sulle circostanze intorno a noi, oppure a discapito di ciò che vediamo seguiamo ciò che Dio ci dice di fare?

Quando seguiamo Dio, fidandoci della Sua Parola, quante “fermate” dura la nostra fede? Rimaniamo fermi in Dio anche quando ormai le circostanze gridano che stiamo apparentemente sbagliando, o decidiamo di ignorare l’indicazione di Dio alla luce di ciò che vediamo?

Pietro camminò sulle acque fino a quando il suo sguardo e la sua mente erano concentrati sulla voce di Gesù che gli aveva comandato di camminare sulle acque ignorando le leggi della fisica. Ma quando guardò alle circostanze intorno a Lui, la sua fede vacillò e iniziò a sprofondare.

Che il Signore ci possa insegnare ad essere sempre più sintonizzati con Lui, ad aver una comunione quotidiana affinché le nostre scelte e i nostri passi non siano basati sul vedere le circostanze, ma sulla fede, certezza di cose che non si vedono, e sulla Sua Parola che è la Via.

Dio vede. Saliamo sul “treno” che Lui ci indica, e percorriamo ogni fermata consapevoli che giungerà nella direzione che Dio ci ha indicato.

Sul treno con nome Rho, dritti verso Bisceglie